giovedì 26 maggio 2011

Il rito religioso: il corteo nuziale


Una volta compiute tutte le formalità, c’ è innanzitutto un appuntamento importante che attende i futuri sposi:  quello con il PARROCO  che celebrerà il matrimonio che, come abbiamo già visto, accerterà alcuni requisiti  e la convinzione degli sposi  ad unirsi in matrimonio. Durante il medesimo colloquio, gli sposi dovranno  anche avvertire il parroco della volontà di far celebrare il matrimonio da un sacerdote diverso, magari di propria conoscenza.

Una volta scelto il sacerdote, la chiesa e una miriade di altri dettagli ( J ), finalmente arriva il gran giorno. Se il rito civile è caratterizzato dalla celerità e dalla sobrietà, quello religioso sarà in genere più fastoso e con tempi più lunghi.

In genere un parente degli sposi indicherà agli invitati dove sedersi. La regola prevede tali disposizioni:

a SINISTRA, parenti e amici della sposa

a DESTRA, quelli dello sposo

la PRIMA FILA, riservata ai rispettivi genitori e fratelli

la SECONDA FILA, riservata a nonni e zii

la TERZA FILA, agli ospiti più vicini alle rispettive famiglie

Per quanto riguarda l’ingresso in chiesa, ci sono diverse varianti, a seconda del tipo di matrimonio e del suo stile.

Secondo la TRADIZIONE, lo sposo entrerà, accompagnato dalla madre, qualche minuto prima dell’inizio della cerimonia; seguiranno, nell’ordine, i testimoni, la madre della sposa (accompagnata da un parente di sesso maschile) e , infine, le damigelle e i paggetti che attenderanno la sposa sul sagrato. Il padre della sposa, la aiuterà a scendere e le porgerà un delicato baciamano… Il piccolo corteo farà così il suo ingresso: davanti i paggetti, a seguire la sposa sottobraccio al padre e infine le damigelle che reggeranno il velo.  

In occasioni speciali, però, lo sposo attenderà la sposa per la consegna del bouquet dopodiché si formerà il piccolo corteo d’entrata e a seguire: lo sposo al braccio della madre,  la madre della sposa accompagnata dal padre dello sposo, testimoni, fratelli e sorelle e parenti di grado prossimo


Nei matrimoni SOLENNI, invece, si forma un corte d’ingresso con tutti gli invitati di riguardo e lo sposo attenderà la sposa sul sagrato insieme ai parenti più stretti, portando con se il bouquet. Aiuterà la sposa a scendere dalla macchina e, dopo averla delicatamente baciata, le offrirà il bouquet.  Il corteo, in tali matrimoni sarà formato da:
• I paggetti: di cui, uno porta il cuscino in cui sono legati gli anelli uniti da un sottile fiocco di raso;
• La sposa: al braccio sinistro del padre;
• Le damigelle: che sostengono delicatamente l’eventuale strascico del vestito da sposa;
• Lo sposo con la madre;
• Il padre dello sposo con la madre della sposa;
• I testimoni a coppie;
• I fratelli e le sorelle;
• Gli zii e le sorelle;
• I primi cugini;
• I secondi cugini;
• Gli amici intimi della coppia


Non appartiene alla nostra tradizione, ma sempre di più si sta diffondendo, è il corteo all’ AMERICANA, ossia:
• Il sacerdote attende la coppia sull’Altare;
• I Paggetti di sesso maschile: sono i primi a fare il loro ingresso in Chiesa;
• Segue la coppia di sposi;
• Quindi, le due damigelle della sposa, che cospargono il suo ingresso lanciando dolcemente petali di rosa.

A voi, ora, solo la scelta…

mercoledì 25 maggio 2011

Il rito religioso: i documenti


Nei post precedenti abbiamo visto quali siano i documenti necessari per la cerimonia civile e come si svolga la stessa. Andiamo quindi a vedere cosa accade in quella religiosa.

Innanzitutto partiamo anche qui dai documenti necessari.

DOCUMENTI CIVILI: Ossia tutti quelli che abbiamo già visto servire per il rito civile

CERITIFICATO DI BATTESIMO: Dev’essere rilasciato ad entrambi gli sposi dalle Chiese in cui è stato celebrato il rispettivo Sacramento Battesimale. Il documento è rilasciato, in genere, immediatamente e  in carta semplice ed ha una valenza di 6 mesi, ma volendo potrà essere sostituitoda:

-          Una dichiarazione di un testimone

-          Dal giuramento formale del nubendo ( se il battesimo è stato ricevuto in età adulta)

Sono riconosciuti validi, per la celebrazione del rito nuziale secondo il rito religioso, i battesimi celebrati nella Chiesa e Comunità ecclesiale ortodossa, valdese, metodista, battista, luterana, anglicana e quelli amministrati in nome della S.S. Trinità. Al contrario, non sono riconosciuti quelli dei Testimoni di Geova e dei Mormoni , in quanto privi dell’essenziale riferimento trinitario.

Infine, su tale documento dovranno essere annotate eventuali adozioni o precedenti matrimoni con l’eventuale dichiarazione di nullità.

CERTIFICATO DI CRESIMA: E’ un documento rilasciato, su richiesta del nubendo, dalla parrocchia dove ha ricevuto il sacramento. Anche qui, se vi è impossibilità nel produrlo, potrà essere sostituito da una dichiarazione giurata dell’interessato.

E’ comunque prevista una strada più semplice: ossia la richiesta al proprio parroco di un “CERTIFICATO AD USO MATRIMONIO” che riunisce, in un unico documento, le dichiarazioni di quello di Battesimo e di Cresima

CERTIFICATO DI STATO LIBERO ECCLESIASTICO: Con tale documento, si attesta che il richiedente non ha già contratto matrimonio religioso e può essere, anch’esso, sostituito da un giuramento dell’interessato davanti a due testimoni.

ATTESTATO DI FREQUENTAZIONE AL CORSO PREPARATORIO: Il corso alla preparazione ecclesiastica per la celebrazione del rito religioso è ormai obbligatoria ed ha una durata che varia dai 4 ai 6 mesi integrata da una frequentazione costante alla Messa domenicale da parte dei futuri sposi


RILASCIO  DELLA RICHIESTA DI PUBBLICAZIONE: Ottenuti i documenti fino ad ora descritti, il parroco della chiesa di appartenenza avrà un colloquio informale con i futuri sposi per verificare la loro con sensualità e la loro convinzione circa l’indissolubilità del vincolo matrimoniale, rilascerà la richiesta di pubblicazione alla casa comunale. Come abbiamo già visto, dovranno quindi trascorrere 8 giorni consecutivi, comprendenti 2 domeniche successive e 3 giorni di deposito, affinché il Comune rilasci il CERTIFICATO DI AVVENUTA PUBBLICAZIONE. Il certificato sarà così consegnato al parroco che provvederà alle pubblicazioni matrimoniali.

NULLA OSTA ECCLESIASTICO: Viene richiesto al Vicariato se il matrimonio verrà celebrato in una Chiesa diversa a quella di appartenenza degli sposi. Al parroco della chiesa prescelta, verranno quindi consegnati:

- certificato civile di avvenute pubblicazioni

- lo stato dei documenti (che dovrà essere autenticato dalla Curia nel caso in cui il matrimonio sarà celebrato fuori dalla Diocesi) ossia un certificato rilasciato dal parroco che ha provveduto, fino a questo momento, alle pratiche del matrimonio.

CERTIFICATO DI CONSENSO RELIGIOSO ALLE NOZZE: Viene rilasciato, una volta raccolti tutti i documenti necessari, dal parroco della chiesa in cui verrà celebrato il matrimonio confermando quindi, la data delle nozze…



QUALCHE ECCEZIONE…

Abbiamo visto le fasi naturali che si susseguono al fine di produrre la documentazione per il rito religioso, ma ci sono delle situazioni particolari che presuppongono delle integrazioni:

ANNULLAMENTO PRECEDENTE MATRIMONIO: Si dovrà produrre la copia integrale dell’atto del matrimonio precedente con l’annotazione che certifichi l’annullamento da parte del Tribunale ecclesiastico

MATRIMONIO MISTO: Se gli sposi hanno religioni diverse, ma sono entrambi battezzati nel nome della S.S. Trinità, ci dev’essere la licenza dell’Ordinario

MATRIMONIO INTERRELIGIOSO: Quando i futuri sposi sono cattolici, ma appartengono a religioni non cristiane ( non sono quindi battezzati) bisogna ottenere la licenza dell’Ordinario prevista per i matrimoni misti e, sempre dallo stesso, la “Dispensa dell’impedimento di disparità di culto”

MATRIMONIO TRA UN CATTOLICO E UN MUSSULMANO: E’ invece qui necessaria l’ Autorizzazione dell’Ordinario

MATRIMONIO TRA E CON MINORENNI: Tali matrimoni prendono il nome di “matrimoni canonici” ed hanno valenza solo per la chiesa e solo raggiunta la maggiore età i giovani sposi potranno regolarizzare, a livello civile, la loro posizione






venerdì 20 maggio 2011

L'iter del rito civile (seconda parte)

Nella prima parte del post “ L’iter del rito civile”, abbiamo visto i documenti necessari e cosa avviene prima della celebrazione. Adesso parliamo di ciò che segue: la celebrazione vera e propria. Ovviamente, anche per il matrimonio celebrato in municipio parenti e amici saranno invitati formalmente mediante l’invio delle partecipazioni.
le sale nelle quali sono celebrati i matrimoni, sono spesso riccamente affrescate, ma è consigliabile cercare di renderle più romantiche con delle decorazioni floreali ( che spesso, comunque, sono offerte dalla stesso municipio come regalo ai futuri sposi)
Molto bello e scenografico, se si è scelto il rito civile, è la celebrazione all'interno della villa (o dell'agriturismo!) che avete scelto per il ricevimento e che consentirà di vivere questo momento in modo più rilassato e soprattutto alla sposa di concedersi il tradizionale ritardo ( cosa assolutamente vietata al comune!!!)
In ogni modo, qualsiasi sia il luogo delle nozze, la sposa, accompagnata al braccio del padre ( o di un parente o di un amico stretto) sarà attesa dal suo sposo, dal sindaco o un ufficiale di stato civile e dagli invitati che saranno disposti secondo la regola classica (a destra quelli dello sposo e a sinistra quelli della sposa).

Il rito, almeno in comune, è molto breve ( in genere 15- 20 minuti) e si sostanzia nella:
  • lettura degli art. 143 cc (diritti e doveri reciproci dei coniugi), 144 cc (indirizzo della vita famigliare) e 147 cc ( doveri verso i figli) da parte dell’officiante
  • domanda di rito “ vuoi tu…” seguita dalla risposta degli sposi
  • scambio degli anelli (ma il matrimonio è valido anche senza lo scambio delle fedi)
  • la firma degli sposi e dei testimoni nei registri ufficiali
  • un discorso augurale da parte dell’officiante ( o di un brano da voi scelto e che ritenete particolarmente significativo)
In genere, tale rito, predilige la sobrietà. Quindi anche la sposa dovrà scegliere un abito  che non sia estremamente pomposo e sofisticato, preferendo un tailleur o un abito ( non troppo lungo!) dai toni panna, pastello o ghiaccio.
Infine, l’uscita degli sposi sarà festeggiata dagli invitati con l’immancabile lancio del riso!!!

giovedì 19 maggio 2011

L'iter del rito civile (prima parte)

Curiosando tra i vari forum, una delle domande più frequenti e che terrorizzano di più le coppie, è sull’iter burocratico che porta al grande giorno.
Quali documenti? Quando? E la promessa di matrimonio???
Così ho fatto una piccola ricerca in merito affinché tutto sia più chiaro e semplice.

Il primo rito che vado a descrivere è quello CIVILE sia perché da studentessa (veterana!!!) di giurisprudenza è per me più “famigliare” come argomento e sia perché alcuni momenti del iter burocratico civile li ritroverete anche in quello religioso.

CONSENSO:
Prima della Legge Bassanini (n° 127/’97) l’iter burocratico per ottenere il consenso civile al matrimonio era più articolato in quanto, i futuri sposi, dovevano munirsi di svariati documenti per poterlo ottenere.

Oggi l’iter si è molto snellito e la coppia, una volta decisa la data del matrimonio, deve recarsi all’ UFFICIO DI STATO CIVILE del Comune nel quale intende sposarsi per sottoscrivere l’AUTOCERTIFICAZIONE (ossia una dichiarazione, su carta semplice o modulo prestampato, nella quale si dichiara l’intenzione di sposarsi) presentando semplicemente un DOCUMENTO VALIDO ( di entrambi i nubendi o di uno solo munito della fotocopia del documento d’identità dell’altra persona)
Tale normativa non è però valida per:
  • VEDOVE: Se si è vedove da meno di 300 giorni serve anche l’autorizzazione del Tribunale civile
  • MINORI: I minori che abbiano compiuto il 16° anno di età possono contrarre matrimonio se autorizzati dal Tribunale Civile
  • STRANIERI: Se si contrae matrimonio con uno straniero il paese d’origine dovrà rilasciare un nulla osta o il certificato di capacità matrimoniale e il consolato il relativo atto di nascita tradotto in italiano

GIURAMENTO:
Dopo alcuni giorni dalla sottoscrizione, i Comune contatterà direttamente i futuri sposi per fissare la data del giuramento.
I giuramento o promessa di matrimonio deve avvenire alla presenza:
  • di un TESTIMONE
  • di un GENITORE, il quale dichiarerà la mancanza di consanguineità tra i nubendi ( se la presenza del genitore risulti impossibile, la copia integrale dell’atto di nascita verrà rilasciata al richiedente o a un parente dell’interessato munito di documento valido)

PUBBLICAZIONI:

Effettuato il giuramento, i futuri sposi firmeranno la RICHIESTA per le pubblicazioni. Queste rimarranno affisse nella Casa comunale per almeno 8 giorni consecutivi ( comprendenti le 2 domeniche successive e i 3 giorni di deposito) affinché chiunque abbia interesse ad opporsi alla celebrazione possa farlo in tempi utili. Il Codice Civile detta in modo molto dettagliato il regime delle pubblicazioni ( art. 93-99) sia nel loro contenuto che nei termini di validità; infatti il matrimonio, una volta esaurito il tempo delle pubblicazioni, dev’essere celebrato tra il 4° giorno, successivo a tale periodo, e il 180° giorno (trascorso il quale la pubblicazione s’intende non avvenuta)


CERTIFICATO DI AVVENUTA PUBBLICAZIONE:
Trascorsi gli 8 giorni di affissione, il Comune rilascia il certificato di avvenuta pubblicazione che sarà consegnato all’Ufficiale di stato Civile affinche fissi la data del matrimonio in quel lasso temporale appena visto e dettato dal art. 99 c.c.

martedì 17 maggio 2011

Addio nubilato... ti ricorderò per sempre!

L’addio al nubilato è una tradizione americana ormai radicata anche nella nostra cultura. Piccoli cortei di donne ornate di cerchietti luminosi, tulle e magliette didascaliche accompagnano la futura sposina verso mete “indimenticabili”.

Le idee sono tante, dalle più classiche alle più originali, ma per mantenere sempre il buon gusto ecco alcune idee da tenere in considerazione:
 
SPA
     La sposa e le sue amiche più intime si ritrovano in questo luogo di relax (ormai sempre più utilizzato) per confidarsi gli ultimi segreti e nuove emozioni prima del grande giorno.

 CITTA’

Scegliete una delle nostre meravigliose città e prenotate un WE per voi e le vostre amiche (anche se sarebbe meglio che fosse la sposa ad essere rapita…) e trascorrete con loro qualche giorno di completo svago: scherzi, risate, conoscenze saranno le vostre foto ricordo di una piccola fuga senza tempo.
 
NATURA

La variante del punto 2 è un bel campeggio (o se preferite maggior confort, un agriturismo): scampagnate, pic- nic, biciclette vi faranno passare ore divertenti in compagnia delle amiche di sempre.

 AVVENTURA

Ossia: attività estreme. Paracadutismo, snowboard, rafting, parapendio… con un po’ di coraggio vivrete con le vostre compagne “d’avventura” un’esperienza davvero indimenticabile!

CENA

La cena tra amiche potrebbe sembrare un po’ banale, ma non lo è! Anzi, personalmente la ritengo una delle opzioni migliori se arricchita da idee che la rendano irripetibile. Qualche consiglio: organizzate la cena a casa dando un tema alla serata (molto carino, potrebbero essere gli “esperimenti internazionali” , dove ogni invitata porta un piatto della cucina internazionale mai cucinato prima!) e dopo la cena uscite per le strade della vostra città (dalle macchine “agghindate” per l’occasione alle euforiche passeggiate, tutto è concesso purché sia un po’ imbarazzante!)

NY STYLE

Limousine e spogliarellisti: un classico che non passerà mai di moda!

lunedì 16 maggio 2011

L'entusiasmo sopito

Ad Ottobre (così tanto tempo è passato!!!) eravamo rimasti all’idea di diventare WP.

Come iniziare, lo abbiamo già detto, NON E’ SEMPLICE ma, come in tutte le cose, se avrete costanza ed entusiasmo qualche piccola porta si aprirà. L’importante è NON SCORAGGIARSI!

In questi mesi che sono trascorsi molto del mio tempo l’ho dedicato al mio piccolo bimbo e, in grande onestà, un po’ avevo accantonato l’idea di realizzare il mio sogno…quell’”empasse” che avevo descritto è stato proprio lo stesso vicolo cieco che ha arrestato la mia “strada di mattoni rossi”… finchè un giorno…

Un giorno, anzi, una domenica di fine Febraio, il mio compagno (buffo: La WPW non è sposata!) mi ha comunicato che da lì a qualche mese una coppia di suoi amici sarebbe convolata a nozze… Dopo circa 4- 5 secondi di riflessione, ho subito chiamato la futura sposa per offrirle il mio aiuto (anche se solo per creare le partecipazioni…)

La risposta è stata positiva e subito il mio entusiasmo creativo è tornato a splendere: il poco più di una settimana avevo creato 7 modelli diversi di partecipazioni!!!

Quando ci siamo incontrate per mostrarle ciò che avevo pensato per lei (o meglio, per loro), Valentina è rimasta entusiasta e dopo una lunga chiaccherata fatta di consigli, d’immagini e di pareri… fui eletta loro WP!

LE SPESE NEL MATRIMONIO

Da tempo mi veniva richiesto cosa prevede la tradizione per quanto riguarda la suddivisione delle spese tra le famiglie dei futuri sposi...anche se con un pò di ritardo, ecco la risposta! 
Ovviamente nella pagina BON TON!